La casa costituisce la porzione principale del patrimonio delle famiglie italiane. E' quanto emerge dalla pubblicazione dell'Ocse 'Financial Market Trends' nel capitolo che analizza le componenti della ricchezza delle famiglie nei principali Paesi industrializzati. Nella Penisola gli asset non-finanziari (dati 2005) costituivano il 64,6% della ricchezza totale delle famiglie e nel 78% dei casi si trattava di abitazioni. E' la percentuale piu' elevata tra i maggiori Paesi. La porzione di ricchezza non-finanziaria delle famiglie italiane non ha avuto grosse variazioni rispetto al 1995, quando era pari al 65,9%, ma si era consistentemente ridotta attorno al 2000, negli anni del boom di Borsa. Nel 1999 era infatti del 58,3% e nel 2000 del 58,4%. Quanto agli asset finanziari, lo studio registra parimenti le mutazioni avvenute nel corso degli anni, sulla scia dell'evoluzione del mercato. Mentre nel 1995 in Italia depositi e valute facevano la parte del leone costituendo il 42% del patrimonio finanziario delle famiglie, nel 2006 la percentuale era scesa al 27,9%, mentre nello stesso periodo le azioni sono salite dal 15,4% al 24,6% e i titoli non azionari (cioe' le obbligazioni) sono scesi dal 27,1% al 19,8%, passando per il 18,5% del 2000. Le quote dei fondi comuni sono invece schizzate dal modesto 4,2% del 1995 al 16,6% del 2000 (il dato piu' alto tra i Paesi Ocse) per poi registrare un piu' sobrio 9,1% nel 2006.
- Radiocor - Milano, 08 gennaio -