Confartigianato: “4,4 milioni di famiglie interessate al Piano Casa”

Martedì 14 Dicembre 2010 09:54 E-mail Stampa

Attuazione del Piano Casa e green economy volani della ripresa del settore edile, ma alcune figure professionali sono introvabili

liguria_pianocasa_approvatoLo stato di salute delle 906.016 imprese di costruzioni attive in Italia, di cui 587.272 artigiane, è al centro dell'analisi del Rapporto 2010 sul comparto dell’edilizia, realizzato dall’Ufficio studi di Confartigianato e presentato sabato scorso in occasione del Consiglio Direttivo di Anaepa Confartigianato (l’Associazione dei Costruttori associati alla Confederazione).

Le imprese di costruzioni coinvolte nella ricerca prevedono nel 2010 una caduta del 2,5% degli investimenti, dopo la flessione del 7,9% registrata nel 2009.

Il Rapporto stima in 4.384.000 le famiglie italiane che stanno utilizzando o pensano di utilizzare il ‘Piano Casa’ per interventi di ristrutturazione e ampliamento della propria abitazione.

Secondo la ricerca, l’attuazione del Piano casa e, più in generale, le politiche di incentivazione della spesa privata sul mercato edilizio possono dare una sferzata positiva al settore e assumono una maggiore rilevanza in Italia dove la spesa pubblica per lo sviluppo abitativo arriva appena allo 0,1% del PIL, inferiore a quella di gran parte degli Stati europei: 0,6% nel Regno Unito, 0,3% in Germania, 0,2% in Spagna e addirittura 0,6% nella Repubblica Ceca e in Polonia.

La green economy volano per la ripresa

Secondo il Rapporto, la ‘green economy’ rappresenta uno dei driver fondamentali per la ripresa del settore edile: il 33,2% delle imprese di costruzione ritiene infatti prioritario operare in attività con prodotti e/o servizi a minore impatto ambientale. Già oggi le imprese italiane con meno di 20 addetti attive nella filiera della ‘casa sostenibile’ sono 1.234.272 e danno lavoro a 2.903.828 addetti.

Boom degli incentivi per le ristrutturazioni

Impulso al settore edile arriva anche dagli incentivi alle ristrutturazioni. In Italia tra il 1998 e luglio 2010 sono state effettuate 4.348.784 richieste di agevolazione per le ristrutturazioni in edilizia. L'utilizzo degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni ha visto nel primo periodo di applicazione 1998-2002 un trend di costante crescita, a cui è seguita una flessione nel 2003 che è stata recuperata solo nel 2006.

Nel 2009 le ristrutturazioni in edilizia hanno raggiunto quota 448.228, confermandosi l'anno del boom delle richieste di agevolazioni. La crescita appare confermata anche nei primi sette mesi 2010: tra gennaio e luglio le domande di agevolazioni per ristrutturazioni in edilizia sono state 282.561, con un trend del +11,6%.

Detrazione 55%

Tra le agevolazioni per la casa, gli italiani mostrano di apprezzare le detrazioni fiscali del 55% per il risparmio energetico. L'indagine di Confartigianato mostra che nel biennio 2007-2008 sono state presentate all’ENEA 353.800 richieste di agevolazione, per un costo degli interventi pari a 4.958 milioni. Il risparmio energetico ottenuto dagli interventi effettuati è stato di 1.961 GWh.

Per il 2010, il comparto delle costruzioni prevede l'assunzione di 76.100 persone. Ma il 28,9% dei potenziali dipendenti risulta di difficile reperimento.

Le figure professionali introvabili

Le principali figure professionali richieste sono i muratori, con una domanda di 25.750 assunzioni. Le professioni con la maggiore difficoltà di reperimento di personale sono i montatori e riparatori di serramenti e infissi (introvabili addirittura nel 100% dei casi), seguiti dai ferraioli per cemento armato (il 92% sono introvabili), gli idraulici (il 71% sono di difficile reclutamento), manutentori di caldaie (67,8%), intonacatori (61,3%), pavimentatori (57,6%), impiantisti civili (56,4%).

Proprio la difficoltà di reperimento di personale in edilizia è all’origine della forte presenza di lavoratori stranieri. Nelle costruzioni operano 361.000 stranieri, pari al 18,5% del totale degli occupati nel settore.