Depositata ieri in Parlamento, alle commissioni bilancio di Camera e Senato, la bozza finale del decreto legislativo sul federalismo municipale per pareri e osservazioni.
La discussione e l’esame del provvedimento dovrebbe andare da oggi, giovedì 20 gennaio, alla settimana successiva con voto finale da parte del Governo ipotizzato per il 26 gennaio.
Come anticipato nelle ultime settimane, in materia immobiliare il testo del decreto prevede l'arrivo, già da quest'anno, della cedolare secca sugli affitti con la doppia aliquota al 20% sui canoni concordati e al 23% su quelli liberi.
Previste anche sanzioni quadruplicate per chi non denuncerà le case fantasma e il 75% andrà come premio ai Comuni che s'impegneranno nell'attività per scovarle.
“A decorrere dal primo aprile 2011 - si legge nel documento - gli importi minimo e massimo della sanzione amministrativa prevista per l'inadempimento degli obblighi di dichiarazione agli uffici dell'Agenzia del territorio degli immobili e delle variazioni di consistenza o di destinazione dei medesimi sono quadruplicati; il 75% dell'importo delle sanzioni irrogate a decorrere dalla predetta data è devoluto al Comune ove è ubicato l'immobile interessato”.
Prevista infine anche l'imposta municipale, istituita a decorrere dal 2014 e che andrà a sostitire "per la componente immobiliare, l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, e l'imposta comunale sugli immobili".
L'imposta non si applica all'abitazione principale ed alle sue pertinenze.
La sua aliquota è determinata anno per anno dalla legge di stabilità e i Comuni possono, però, modificarla "in aumento o in diminuzione, fino a 0,3 punti percentuali".
Nel caso in cui l'immobile sia affittato, l'aliquota viene dimezzata così come lo è nel caso di immobili che non producono reddito fondiario o posseduti da soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società.
In questi due ultimi casi, il comune ha la facoltà di variare fino a 0,2 punti percentuali l'aliquota, decidendo un aumento o una diminuzione.