Il caso di Dalmine, dove gli Agenti immobiliari hanno avuto un ruolo di primo piano nella "Valutazione ambientale strategica", meriterebbe di essere esportato in altri territori a tutto vantaggio della vivibilità delle nostre città
Il caso è particolare, nel senso che si riferisce a una situazione locale, e non può essere quindi trasferito in altre parti del Paese, se non con i necessari aggiustamenti.
Però quello che il presidente di FIAIP Bergamo, Giuliano Olivati, porta alla conoscenza di tutti, e in primis dei colleghi, è emblematico di un cambiamento, naturalmente in meglio, naturalmente positivo, che sembra possa essere percepito nelle nuove prerogative che gli Agenti immobiliari stessi attribuiscono al proprio ruolo.
E veniamo adesso alla situazione concreta che ci piace segnalare, casomai qualcuno volesse farne tesoro.
Oggetto è il PGT (Piano Governo del territorio) di Dalmine, in provincia di Bergamo.
Ovviamente gli Agenti immobiliari vi sono interessati perché da come si svilupperà il Piano possono discendere una serie di conseguenze sul piano immobiliare e sul mercato che ne deriva.
Non è però frequente che gli stessi Agenti immobiliari siano chiamati a esprimere il proprio parere nel merito.
Be’, nel caso di Dalmine è accaduto, al punto che la FIAIP ha contribuito a delinearne la VAS.
Ne va giustamente fiero il presidente Olivati: «Condividiamo l’impianto di fondo della VAS (Valutazione ambientale strategica) del Pgt di Dalmine, che abbiamo contribuito a delineare, oltre che nelle due conferenze di valutazione ambientale strategica, negli incontri di approfondimento delle dinamiche immobiliari ai quali hanno partecipato la presidenza Fiaip Bergamo e il comitato scientifico del nostro Osservatorio immobiliare, insieme a Fabio Facchinetti, assessore all’urbanistica del Comune di Dalmine e i tecnici VAS».
Ora la domanda è se sia opportuno, anzi legittimo, o piuttosto auspicabile che gli operatori del settore immobiliari, quali sono appunto gli Agenti immobiliari, collaborino con le istituzioni in fase di progettazione e di espansione urbanistica.
La domanda è ovviamente retorica, ma la risposta (positiva) si configurerebbe come un arricchimento del ruolo degli Agenti immobiliari.
In ogni caso questo è il pensiero di Giuliano Olivati che ne fa anzi un punto di orgoglio: «Come agenti immobiliari professionali sappiamo che dove c’è un quartiere e una città ben urbanizzata con tutti i servizi e un corretto rapporto tra verde ed edificato, le case si vendono, diversamente il mercato ristagna e diminuiscono l’attrattività e la vivibilità del comune».