di Luigi dell'Olio
Monitor Immobiliare
05/01/2012 -
Avvio in sordina per la legge, entrata in vigore dal 1° gennaio, sulla certificazione energetica obbligatoria nelle inserzioni di vendita degli immobili.
Secondo una prima valutazione effettuata da Immobiliare.it, infatti, sulla maggior parte degli annunci immobiliari non c'è traccia dell'indicazione di prestazione energetica.
A riportarla correttamente solo il 4% circa degli annunci pubblicati in questi primi giorni dell'anno.
Una percentuale media condivisa anche dalla Fiaip che rileva inoltre come la metà degli annunci degli immobili che riportano la certificazione siano relativi a case nuove e quindi realizzate alla luce delle nuove normative.
"La norma non era inattesa e ha una ratio ben precisa sulla strada della qualità", dice Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it, "ma in un momento come questo rischia di trasformarsi in un ulteriore trauma per un mercato già in ginocchio".
Sulla stessa linea il presidente della Fiaip, Paolo Righi, che sottolinea come fosse stato "chiesto un differimento da inserire nel Milleproroghe visto che la direttiva prevede l'introduzione automatica di sanzioni solo a partire dal 2013, che però non è arrivato".
Fino ad oggi infatti solo la regione Lombardia ha previsto sanzioni fini a 5.000 euro per chi pubblica annunci scorretti; nelle altre regioni resta comunque il divieto.
Uno dei problemi maggiori intanto, sottolineano gli operatori, è la confusione.
Una certificazione energetica costa infatti tra i 200 e i 300 euro a seconda delle dimensioni dell'appartamento, "ma molti proprietari", spiega Giordano, "non se la sentono di anticipare un'ulteriore spesa, in un mercato dove il tempo medio di vendita di un immobile è di circa sette mesi".
Sulla questione è intervenuta anche Confedilizia, secondo la quale però è possibile che la norma in questione non pregiudichi la possibilità, prevista in ambito nazionale, di ricorrere all'autodichiarazione con la quale il proprietario afferma che la costruzione è di classe energetica G e che i costi per la gestione energetica dell'edificio sono molto alti.
A patto però che le singole regioni non abbiano stabilito una propria disciplina in materia.