E’ quanto emerge dall’elaborazione dell’indice di immobiliare.it volto a misurare l’ottimismo o il pessimismo dei consumatori nei confronti del settore.
L’indagine, condotta su un campione rappresentativo di persone in cerca di casa negli ultimi 6 mesi, mostra un risultato migliore delle attese: più di un italiano su due crede sia il momento giusto per comprare casa, ma solo il 13% ritiene sia il momento per vendere.
Le incertezze sull’economia e il rallentamento della ripresa registrata nelle ultime stime sul Pil e nelle rilevazioni Ocse, sembrano per ora non produrre effetti sulla percezione dei consumatori in merito alla compravendite immobiliari.
Il polso degli italiani
“Spesso il pessimismo o l’ottimismo della popolazione incidono e determinano in maniera netta l’andamento di un settore; per questo crediamo sia indispensabile fornire delle analisi attendibili in merito”. L’ad del Gruppo Immobiliare.it, Carlo Giordano, motiva così l’utilità dell’indicatore sintetico in grado di fornire “la giusta lettura di quella che è la percezione dei consumatori” sul mercato immobiliare. Fiducia che verrà monitorata periodicamente con l’obiettivo di ‘tastare il poldo degli italiani’ riguardo alle sensazioni sull’andamento del settore.
Campione
L’indagine è stata effettuata su un campione composto da oltre 5.000 persone che negli ultimi sei mesi hanno effettuato una ricerca o pubblicato un annuncio immobiliare.
Chi compra e chi vende
Riaguardo agli italiani in cerca di casa, i risultati mostrano una percentuale maggiore di ottimisti: il 54% degli italiani intervistati pensano sia un buon momento per comprare casa, il 16% rimanda al 2012 prevedendo che l’anno adatto agli acquisti sia il prossimo, mentre il 15% crede che non ci siano ancora le condizioni giuste per comprare casa.
Per chi vende le sensazioni sono opposte: solo il 13% crede sia il momento giusto per vendere, mentre il 61% pensa il contrario rimanendo ancorati ad una valutazione dell’immobile più bassa rispetto a 2-3 anni fa.
Il sentore sui prezzi
Sensazioni positive anche sui prezzi degli immobili: il 43% degli italiani prevede un andamento stabile per i prossimi dodici mesi, il 29% ritiene possibile un’ulteriore decelerazione, mentre il 20% si attende un incremento dei prezzi.
Differenze regionali
Dall’indagine risulta interessante rilevare anche la diversità tra regione e regione. Diversità che sembra seguire fedelmente l’andamento dell’economia dei singoli enti. La fiducia maggiore è infatti mostrata dalle regioni del Nord e del Centro-Nord con Emilia Romagna in testa a 59,4%, Toscana a 59,3% e Lombardia a 59%. Più pessimiste invece Campania (42,1%), Valle d’Aosta (38,5%) e la Basilicata (36,8%).
Altre rilevazioni interessanti legate alle regioni vengono evidenziate nell’indagine: “gli Umbri sono i meno convinti che quello attuale sia un buon momento per vendere casa (con l’86,3% il loro è quasi un plebiscito). Campania (38,6%), Liguria (35,2%) e Puglia (32,2%) sono le tre regioni più propense a ritenere che entro l’anno i prezzi delle case scenderanno, mentre credono a una sostanziale stabilità del mercato nei prossimi mesi soprattutto Molisani (addirittura con il 60%), Lucani (55,3%) ed Emiliano-Romagnoli (47,3%).
Diversità tra donne e uomini
Dal campione, composto da 5.000 tra donne e uomini, si riscontrano differenze di comportamento e percezione. Tra i due generi, sono gli uomini ad apparire maggiormente fiduciosi (55,4%), mentre le donne si fermano al 51,6%, al di sotto della media nazionale.
Anche sulle vendite si riscontra un’ampia diversità. Sono ancora le donne a credere che non sia il momento ideale per vendere (63,3%). Previsioni ottimistiche giungono dagli uomini (14,6%), contro il 10,6% delle donne.
In merito ai prezzi degli immobili, il 75,4% degli uomini si aspetta un andamento stabile o in regressione, mentre la percentuale delle donne si ferma al 67,4%