Reclusione fino a tre anni, sanzione pecuniaria fino a 10mila euro e confisca dei beni utilizzati nell’esercizio dell’attività.
Sono le pene previste per il mediatore abusivo dal disegno di legge n° 2420 licenziato lo scorso 21 marzo dalla Commissione Giustizia del Senato della Repubblica; il Ddl modifica l’articolo 348 del codice penale accogliendo le istanze presentate dalla Federazione Italiana Agenti immobiliari (FIAIP) attraverso il sostegno ad un emendamento presentato lo scorso luglio dal Senatore Franco Cardiello.
“E’ un primo passo importante nella lotta contro l’abusivismo – afferma Fabrizio Carretti, presidente di FIAIP Reggio Emilia che associa una novantina di agenzie immobiliari – un fenomeno purtroppo molto presente anche nella nostra provincia.
Proprio per questo motivo lo scorso anno abbiamo costituito un tavolo di lavoro per la legalità in questo settore insieme alla Camera di Commercio; tra gli obiettivi c’è un’accurata verifica su centinaia di realtà, a Reggio e in provincia, che spesso si occupano di intermediazione immobiliare senza averne titolo: agenzie d’affari, assicurazioni, società di vario tipo, liberi professionisti.
Non esiste, infatti, al momento, un quadro aggiornato del settore, e avere nell’oggetto sociale “intermediazione immobiliare” non significa essere in regola. Chi vuole svolgere la nostra professione – aggiunge Carretti – deve frequentare un corso di 250-280 ore (presso enti certificati dalla Camera di Commercio) che consente di sostenere un esame, scritto e orale, il quale, se superato, permette di avanzare alla Camera di Commercio la richiesta per diventare agente immobiliare.
La FIAIP chiede l’inasprimento delle pene per i mediatori immobiliari abusivi non per una difesa corporativa della professione, ma per rendere sempre più trasparente il mercato e tutelare il consumatore.
L’abusivismo, infatti, è una piaga prima di tutto per il cittadino; con l’abusivismo non c’è un risparmio – conclude Carretti – ma un danno per le parti. Noi abbiamo l’obbligo di comunicare a chi vende e a chi compra gli aspetti positivi dell’immobile oggetto della transazione, ma anche le criticità. Spesso, invece, per garantire la compravendita sotto tutti gli aspetti, gli abusivi non hanno le competenze né l’aggiornamento necessari”.
Il Centro Studi Fiaip ha calcolato che l’abusivismo, oltre a produrre gravi danni alla filiera immobiliare, genera a livello nazionale un’evasione fiscale pari a 450 milioni di euro di base imponibile derivante da provvigioni pagate illegalmente.
Il Disegno di legge approderà in Aula al Senato e quindi, dopo il voto dell’Assemblea di Palazzo San Macuto, sarà esaminato dalla Camera dei Deputati.
La Federazione fa appello a tutte le forze politiche perché il disegno di legge di cui il Sen. Franco Cardiello è primo firmatario possa arrivare in tempi brevi all’esame dell’Assemblea del Senato ed ottenere il consenso necessario per combattere il fenomeno dell’abusivismo professionale.