In Italia non c’è rischio di una bolla immobiliare.
Nel nostro Paese al contrario c’è un problema di domanda “mettendo insieme i dati delle abitazioni in cantiere con le esigenze delle famiglie – afferma il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti (foto)- si può vedere che c'è un fabbisogno di altre 596mila case".
In un'intervista al supplemento Affari & Finanza di Repubblica, Buzzetti spiega che "non c'è stata da parte delle banche, la politica di mutui facili praticata dagli Usa e le famiglie, nonostante la crisi, hanno mantenuto un livello di indebitamento sotto controllo.
I presupposti per rilanciare il mercato ci sono, quello che manca è il credito".
L'Ance propone pertanto il ritorno alle cartelle fondiarie, come nel dopoguerra: "è ciò che ha fatto la Fed negli Usa qui potrebbe farlo la Cdp che dovrebbe svolgere un ruolo centrale, perché può approvvigionarsi sul mercato a lungo termine con costi minori anche del 30% rispetto a una grande banca.
La Cassa e altri investitori istituzionali - conclude Buzzetti - potrebbero mettere a disposizione risorse da utilizzare per acquistare tranche senior di cartolarizzazioni o obbligazioni garantite da mutui residenziali.
Basterebbe garantire l'operazione per 10 miliardi".