Pensionati in crisi: per monetizzare la casa vendono la nuda proprietà (da gennaio +12,5%)

Il record spetta a Bologna, dove il ricorso alla cessione di immobile - in genere si tratta della prima casa - con la formula della nuda proprietà (il tipo di contratto in cui il venditore cede la proprietà del bene, mantenendone l'uso finchè è in vita) è cresciuto del 32% negli ultimi 10 mesi.

Ma in forte crescita ci sono anche altre grandi città italiane (soprattutto del Centro-Nord, meno al Sud), vedi Roma (31%), Torino (29%), Milano (28,5%) e Firenze (27%).

Mentre a livello nazionale, nello stesso periodo di tempo preso in esame - cioè da gennaio a ottobre del 2013 rispetto a pari periodo 2012 - l'aumento medio è stato del +12,5%.

I dati emergono da un'indagine promossa da Confabitare, l'associazione dei proprietari immobiliari che ha anche analizzato l'identikit degli venditori (85mila in 10 mesi, dice la ricerca).

In genere si tratta di pensionati, con un'età media di 75 anni che percepiscono una pensione di poco superiore ai 1.100 euro al mese.

Le transazioni di nuda proprietà (che rappresentano una fetta pari al 7,3% del totale compravenduto sul mercato residenziale italiano) hanno inoltre visto un calo degli atti siglati tra familiari (per motivi successori e fiscali) e un aumento, al contrario, di quelli conclusi con terzi, seguendo quindi logiche di mercato.

A vendere, nella maggior parte dei casi sono dunque persone anziane, che hanno scarsi legami con la famiglia, oppure prive di eredi diretti, ma che hanno bisogno di liquidità, pur conservando, finché sono in vita, la disponibilità dell'immobile.

“Per la raccolta dei dati alla base dell'indagine - ha spiegato Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, interpellato da Monitorimmobiliare - ci siamo rivolti sia alle Consevatorie di registro, che ci hanno indicato i passaggi verso la nuda proprietà degli ultimi 10 mesi, sia ai Consigli notarili, nazionali e locali, che materialmente hanno redatto i rogiti per queste tipologie partcolari di contratti.

Anche le agenzie immobiliari ci sono state d'aiuto a livello locale, perchè ci hanno confermato un trend in crescita, sia dal punto di vista della domanda di potenziali compratori interessati all'acquisto della sola proprietà di un immobile, sia dal punto di vista dei venditori interessati, viceversa, a mettere in vendita un bene cui continueranno a tenere l'uso”.

“E' un fenomeno preoccupante e in crescita - conclude Zanni - sintomo dalla crisi che colpisce soprattutto la fascia dei pensionati: per questo motivo abbiamo scritto al presidente del Consiglio, Enrico Letta, al ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, al ministro del lavoro, Enrico Giovannini e a tutti i capigruppo di Camera e Senato affinché nella legge di Stabilità prendano provvedimenti, a partire da un sistema di integrazione alle pensioni più basse”.
Monitorimmobiliare di Cristina Giua