E' polemica attorno al nuovo sistema di tassazione degli immobili e al ministro dell'Economia Fabrizio Saccomani, individuato come il principale responsabile degli aumenti di imposte sulla casa e più in generale il settore.
Anche se si ha la sensazione che nel gioco entri una forte componente di pretattica in vista dell'esame in Senato del decreto Imu-Bankitalia, il cui inizio è previsto per mercoledì 8 gennaio.
Il governo infatti, starebbe valutando di presentare un emendamento per aumentare l'aliquota Tasi, la componente sui servizi indivisibili che va a comporre la Iuc, la cui aliquota potrebbe essere incrementata dellì1 per mille allo scopo di garantire ai sindaci la copertura per gli sgravi Imu a favore di alcune fasce di cittadini.
In questo caso, denuncia l'Adusbef che peraltro chiede a gran forza le dimissioni del ministro, “il gettito della nuova imposta supererà 28 miliardio di euro contro i 20 del gettito Imu 2012 e i 9,2 dell'Ici 2011”.
I numeri sono ovviamente stime, peraltro se non proprio scopiazzate, che ricalcano quelle già rese pubbliche da Confedilizia.
L'idea che si tratti di pretattica a fini politici, nonostante il presidente dell'associazione dei consumatori, Elio Lanutti, senatore con l'Italia dei valori nella scorsa legislatura e non confermato dagli elettori per quella attuale, sembra emergere dal confronto, per la verità poco sensato, con il gettito 2011: allora l'Imu sulla prima casa era stato abolito.
Sulla stessa linea d'onda le associazioni di categoria, e alcuni partiti tra cui Forza Italia, che ha colto la palla al balzo per una pesante critica al governo.
In particolare secondo Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera: “sulla tassazione della casa e degli immobili è ormai indifferibile una mobilitazione enorme, rispetto alla quale saremo al fianco di Confedilizia e dei proprietari di immobili, cioè l'80% degli italiani”.
Ci va giù duro anche Enrico Zanetti, responsabile politiche fiscali di Scelta civica e vicepresidente della commissione Finanze della Camera: "dire che si aumentano le aliquote Tasi per consentire ai Comuni di destinare prioritariamente le maggiori risorse a detrazioni e' una presa in giro".
Per il deputato di Sc "sulla casa e' stato fatto un lavoro pessimo, nonostante nel 2013 ci fosse tutto il tempo per lavorarci bene, se è necessario riaprire il cantiere per garantire maggiore equità ai cittadini, noi ci siamo".
"Non però - ha concluso - con ennesimi emendamenti affrettati a decreti che trattano anche altre materie".
di Guglielmo Notari Monitorimmobiliare.