Colpo di scena in Senato: a sorpresa l'attesa, discussa e vituperata modifica delle aliquote Tasi slitta a nuova data!
Come troppo spesso è capitato, anche questa volta, il governo ha deciso di non decidere, preferendo prendere tempo su una norma che, volenti o nolenti, dovrà essere ridiscussa e decisa prossimamente.
Il governo, secondo quanto comunicato da fonti interne, sebbene non ufficialmente, ha deciso di non presentare alcun emendamento al decreto Imu-Bankitalia inerente la variazione delle aliquote dell'imposta sui servizi indivisibili.
Lo farà più avanti.
La misura, infatti, sarà quasi certamente inserita nel decreto sugli Enti locali, arrivato in Senato lo scorso 30 dicembre e che dovrà essere esaminato dalla commissione Bilancio.
La scelta di rimandare risponde certamente all'ondata di polemiche montata con l'avvicinarsi della scadenza del decreto Imu-Bankitalia.
Ma trovare una via diversa da quella compensativa ipotizzata sulla Tasi sarà comunque difficile se il governo vorrà insistere sulle detrazioni Imu.
Soprattutto in tempi relativamente brevi come quelli di conversione di un decreto.
A meno che, in questo modo, il governo non abbia voluto tagliarsi i ponti alle spalle, costringendosi in pratica ad andare avanti per questa via, nonostante l'opposizione di gruppi di interesse e associazioni di categoria.
Una volta stabilita la possibilità per i comuni di concedere detrazioni scatterà infatti la necessità di trovare i fondi per coprire le minori entrate.
In tempi brevi, quindi, l'aumento dell'aliquota Tasi diverrebbe una scelta praticamente obbligata, con buona pace degli oppositori.
di Guglielmo Notari - Monitorimmobiliare