Non solo immobili ecclesiastici.
L'articolo 4 del dl Salva Roma ter contiene infatti anche altri aspetti che abbozzano con maggiore chiarezza la Tasi così come è stata ereditata e solo in piccola parte ripensata dal governo guidato da Matteo Renzi.
In primo luogo viene stabilito che i comuni potranno procedere all'aumento fino allo 0,8 per mille dell'imposta sui servizi indivisibili 'purché siano finanziate, relativamente alle abitazioni principali e alle unità ad esse equiparate detrazioni o altre misure', con effetti equivalenti a quelli sull'Imu.
Le detrazioni d'imposta 'o altre misure' che consentono di ridurre il carico fiscale della Tasi, sono previste solo in relazione 'alle abitazioni principali e alle unità immobiliare ad esse equiparate' previste da un articolo di legge che fa riferimento alle sole pertinenze.
Inoltre, nella bozza, viene concessa al singolo comune la possibilità di stabilire le scadenze di pagamento delle imposte associate all'Imu nella Iuc, ossia Tari e Tasi, prevedendo di norma almeno due rate a scadenza semestrale e in modo anche differenziato con riferimento alla Tari e alla Tasi.
E' consentito inoltre il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno.
di Guglielmo Notari Monitorimmobiliare