Gli istituti di credito stanno riprendendo a prestare soldi alle famiglie per l'acquisto della casa.
Lo stanno facendo lentamente, con grande cautela dopo le scottature prese ai tempi del boom immobiliare archiviato con il 2008 e per importi (il cosiddetto Loan to value) fermi al 60-70% del valore dell'immobile.
Detto questo, qualcosa si sta sbloccando sul mercato dei mutui, anche al netto di quella quota dominata – come è noto – da surroghe e rifinanziamenti, che mischiano le carte in tavola, sfalsando il dato del nuovo erogato effettivo, cioè dovuto a prestiti su immobili appena comprati, non su vecchie pratiche chiuse e ri-concordate con nuovi istituti.
La conferma di una maggior immissione di liquidità sul mercato non arriva come una colpo di scena, piuttosto come una conferma.
Lo suggerisce anche l'ultimo monitoraggio effettuato sui primi undici mesi del 2014 dall'Abi (l'Associazione bancaria italiana) su un campione che rappresenta l'80% delle banche italiane.
Questi i risultati: le erogazioni di mutui sono cresciute del 31,4% (a 22,465 miliardi di euro rispetto ai 17,123 miliardi dello stesso periodo del 2013).
Un dato comunque significativo, visto che l'ammontare delle nuove erogazioni di mutui, aggiornata a novembre, è già superiore al valore dell'erogato dell'intero 2013 e dell'intero 2012, ovvero superiore al biennio dove i rubinetti delle banche erano quasi del tutto sigillati.
Fonte Monitorimmobiliare.it